Una necropoli vicino al Casone

A metà di ciò che rimane della spiaggia di Baratti, in località Casone, si trova un insediamento artigianale risalente alla prima età del ferro. A poca distanza c’è una necropoli che risale al V secolo avanti Cristo. E’, in ordine di tempo, l’ultima scoperta archeologica di una Populonia che non smette mai di stupire, rinvenuta dall’equipe della professoressa Maria Cristina Chiaramonte, del dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’università di Milano.

Al Casone si è tornati a scavare per il secondo anno consecutivo dall’estate 2008, quando una mareggiata improvvisa ha riportato alla luce i resti dell’antico villaggio. Sabbia e pietrisco, in questo punto del golfo di Baratti, sono ridotti ai minimi termini, e basta che le onde s’infrangano sulla spiaggia con maggiore violenza, per far trasparire le antiche strutture. L’ultima campagna di scavo, condotta nello scorso mese di ottobre, ha riportato alla luce una serie di reperti, che proprio in questi giorni sono oggetto di numerosi studi condotti all’interno dell’università milanese. Dal punto di vista quantitativo, si parla di oltre trecento reperti ceramici ed un centinaio di oggetti in metallo, a dimostrazione che il mare di Populonia, era un luogo che offriva cibo e lavoro ai nostri antenati. Riprende così quota l’ipotesi di una popolazione di antichi pescatori che si cibavano soprattutto di pesce. Bisognerà vedere, in futuro, se questo villaggio è in relazione con la fabbrica per la lavorazione del pesce rinvenuta poco più avanti, all’altezza della necropoli di San Cerbone. Il lavoro che da qui in avanti attende l’equipe della professoressa Chiaramonte è importante: si tratta di eseguire disegni, di realizzare schede e disegni bidimensionali non solo degli oggetti ma anche dell’area di scavo. Seguiranno le operazioni di pulitura ed immagazzinamento di ogni singolo reperto, che sarà messo in relazione con gli altri, in modo da avere una visione complessiva di tutta l’intera area archeologica rinvenuta.

L’importanza della campagna 2010 sta nel confermare la presenza di un villaggio che risale all’età compresa tra il Bronzo finale ed il primo periodo del Ferro, ovvero tra il X ed il IX secolo. Si ipotizza la costruzione di una grande capanna, con piccoli muri paralleli divisori.

Più a monte, vicino alla pineta, gli scavi effettuati hanno rinvenuto una necropoli arcaica: all’interno delle fosse sono stati ritrovati alcuni scheletri e relativi oggetti di corredo, di età compresa tra la seconda metà del VI e la prima metà del V secolo avanti Cristo.

Le prossime indagini scientifiche potranno chiarire il ruolo del villaggio nella storia di Populonia. In particolare si vuol sapere se queste capanne erano sparse per tutto il golfo, destinate magari a piccole attività, come la pesca, necessarie per la sopravvivenza degli abitanti. Oppure se avevano un ruolo più importante, legato al trasporto dei minerali, che ha fatto la vera fortuna di Populonia.

KATIA GHILLI

Il Tirreno 26.4.2011

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