Uno sfregio alla Rocca di Campiglia
La Rocca è uno dei monumenti più visitati di Campiglia Marittima. Negli anni sono state svolte campagne di ricerca e opere di valorizzazione. Dopo un periodo di abbandono, negli ultimi due anni l’Amministrazione ha proceduto ad affidare alla Parchi Val di Cornia la gestione del sito e del museo, ha favorito la realizzazione di concerti, ha provveduto a pavimentare l’accesso al monumento e ha provveduto a ridurre le alberature che di fatto rendevano poco leggibili le mura della Rocca e la loro imponenza.
Quindi si potrebbe dire che tutto procedeva per il meglio anche se molte migliorie possono essere ancora fatte: da un punto di ristoro all’ingresso della Rocca in corrispondenza degli attuali servizi, a un sistema di illuminazione più accurato, alla revisione dell’anfiteatro.
Invece chi è tornato a Campiglia dopo l’emergenza COVID 19 ha avuto la pessima sorpresa di trovare al termine della salita della scala di arrivo dai parcheggi, un accrocco costituito da un manufatto in muratura alto quasi due metri, attorniato da altri due bussolotti in lamiera.
Per quanto si è potuto capire si tratta di volumi tecnici che hanno avuto il pregio di distruggere con la loro miseria progettuale, il complesso stesso della Rocca. Infatti oggi come oggi chi sale dei parcheggi, invece di vedere emergere progressivamente il monumento nella sua imponenza vede una grande parete di bandone che distrugge la percezione della Rocca. E parimenti chi scende dalla rocca ora vede la copertura di un bussolotto con accanto altri relitti metallici e chi percorre le strade vede nel migliore dei casi un muro rivestito di pietra che ricorda il classico fiocco messo al maiale.
E’ stato fatto un vero scempio e il Sindaco, l’Assessore alla cultura, l’Assessore al centro storico e gli uffici tecnici devono spiegare ai cittadini e visitatori chi ha permesso un tale obbrobrio senza eventualmente imputare la inevitabilità della localizzazione a presunte ragioni tecniche visto che ci sono più modi per risolvere problemi del genere, magari più costosi certo, ma che avrebbero evitato lo sfregio alla Rocca in dispregio a tutti i soldi spesi per valorizzarla.
Il Comitato per Campiglia chiede che l’opera venga demolita, riprogettata ed eseguita avendo chiaro che la priorità deve essere la conservazione visiva e tutela paesaggistica del monumento.
Comitato per Campiglia
Arch. Alberto Primi