Urbanistica, Marson si esprime sul piano del Comune di Piombino

Urbanistica, Marson si esprime sul piano del Comune di Piombino

L’assessore regionale a “Quanto Basta”: «Giusto stop all’espansione, per Baratti la giunta piombinese sta lavorando a soluzioni praticabili e coerenti»
Finita l’era dell’espansione qual è il tipo di riqualificazione da seguire? Con questo interrogativo lanciato dal presidente Legambiente Toscana, Fausto Ferruzza, ha preso vita – nel programma di “Quanto Basta” – il dibattito urbanistico con protagonista l’assessore regionale Anna Marson. Nonostante le linee generali del confronto, al pari di Salvatore Settis il giorno precedente, abbiamo chiesto all’assessore qualche battuta sulle questioni locali del territorio, a partire dal piano di Rimigliano: «Vedremo come il Comune di San Vincenzo abbia recepito gli esiti della conferenza – spiega Marson – nell’ottica di una coerenza negli strumenti della programmazione. C’è solo da augurarsi in sostanza che l’amministrazione abbia fatto riordino nel progetto secondo le indicazioni condivise, anche dallo stesso Comune, al tavolo di discussione».

In riferimento a Piombino, città che ospita il festival dell’economia ecologica, prendendo spunto dalle dichiarazioni di Settis sulla validità di una politica urbanistica che si limita al riuso di volumi già esistenti anziché occupare nuovo suolo, Marson si adegua all’opinione dell’ex direttore della Normale di Pisa: «Lavorare sull’esistente è una scelta importante ma difficile – afferma l’assessore – Sono consapevole della complessità di una simile politica quando finora l’urbanistica è stata considerata la tecnica dell’espansione. In tal senso puntare sulla trasformazione dei volumi è una scelta impegnativa, ma altrettanto condivisibile e auspicabile».

Prendendo poi in prestito ancora le parole di Settis, che ha definito Baratti un santuario da preservare, Marson accenna anche al prezioso golfo: «In effetti il termine usato da Settis può calzare in relazione al valore dell’area – dice l’assessore – Come Regione ci siamo espressi limitatamente al vincolo paesaggistico; so che il Comune di Piombino sta lavorando a soluzioni praticabili e coerenti, in generale la mia idea è quella di preservare l’alta qualità della zona, cercando gli strumenti adatti al contesto particolare».

Urbanistica strettamente legata al luogo, è il concetto che ha unito tutti gli interventi del dibattito di ieri mattina, sottolineato ancora una volta da Anna Marson: «Siamo in questa fantastica cornice piombinese; non avrebbe senso qua applicare le stesse soluzioni utili magari per l’area fiorentina, e viceversa». L’altro elemento emerso con forza dagli interventi degli altri relatori (Mariella Zoppi dell’Università di Firenze, Nicola Bellini del Sant’Anna di Pisa, Silvia Viviani, vicepresidente Istituto nazionale urbanistica) è la necessità, ancora fondamentale, del piano urbanistico quale mezzo dell’agire pubblico.
Francesca Lenzi – Il Tirreno 7.6.2012

Sull’urbanistica ho espresso idee generali
L’assessore regionale Anna Marson precisa il suo giudizio sull’urbanistica piombinese in relazione al titolo dell’articolo da noi pubblicato ieri:“Urbanistica, da Marson ok al piano del Comune”. «Nell’esprimere la mia condivisione generale – scrive Marson – della scelta operata dal Comune di Piombino con il proprio Regolamento urbanistico di lavorare sulle urbanizzazioni già esistenti anzichè su nuove espansioni, non intendevo certo esprimere un “Ok al piano”, un piano di cui peraltro non conosco i contenuti puntuali. Non è del resto mia abitudine esprimere valutazioni nel merito di procedimenti ancora in corso. Posso quindi soltanto esprimere l’auspicio che i contenuti del piano siano adeguati ai principi sui quali ho espresso e confermo la mia condivisione».
Il Tirreno 8.6.2012

 

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