Varco attivo o varco non attivo?

Varco attivo o varco non attivo?

DELLA LINGUA E DEL POTERE

Nel 2002 il Ministero della Funzione Pubblica pubblicava una direttiva per contribuire alla semplificazione del linguaggio usato dalle pubbliche amministrazioni nei loro scritti.

Il progetto del Ministero, completamente ignorato da tutta la burocrazia, portava anche vari esempi di come ci si doveva esprimere per farsi capire dai cittadini, anche da quelli che non hanno potuto frequentare a lungo la scuola e diremmo oggi, anche da quelle persone, dai rifugiati ai turisti stranieri, che conoscono poco la nostra lingua.

Anche quest’anno a Campiglia con l’inizio della stagione turistica, è rientrata in funzione la segnaletica luminosa che indica se si può o meno passare attraverso il centro storico.

L’ormai “famosa” scritta “VARCO ATTIVO” “VARCO NON ATTIVO”, permetterà al Comune di incassare anche nel 2017 un sacco di soldi grazie all’utilizzo di parole estranee al linguaggio comune e, soprattutto, errate dato che varco vuol dire passaggio, e che quindi contraddicono tutte le indicazioni e i suggerimenti della direttiva ministeriale del 2002.

L’Amministrazione comunale e la Polizia Municipale hanno costruito una vera trappola acchiappacitrulli fatta non tanto per fare capire quando si può passare o meno dal centro, quanto per mettere le mani nelle tasche dei cittadini e di visitatori italiani e stranieri che non conoscono le innumerevoli sfaccettature del burocratese.

Alle numerose proteste dell’anno passato non è seguito nulla se non la risposta che anche in altri comuni si utilizza la stessa segnaletica. Scusa ridicola perché seguire l’esempio di quelle capre tanto citate dal dott. Sgarbi, non solo vuole dire essere altrettanto capre, ma anche non sapere, o non volere, scegliere tra i tanti esempi quelli più comprensibili ai cittadini.

Il Comitato per Campiglia chiede nello specifico la modifica della segnaletica in questione che è ambigua, filologicamente sbagliata e partorita da qualche burocrate che non conosce la lingua italiana e che a tutto si interessa fuorché a lavorare per i cittadini dei quali è servitore in quanto servitore dello stato.

Più in generale il Comitato chiede che gli indirizzi ministeriali siano adottati in maniera sostanziale in tutti gli atti del Comune, magari obbligando impiegati, funzionari, dirigenti e amministratori a seguire tra i tanti corsi di aggiornamento, uno specifico sulla semplificazione del linguaggio.

Siamo sicuri che questa richiesta non sarà soddisfatta e anzi si continuerà a parlare e scrivere strano anche sulle nuove segnaletiche promesse dal Comune, per la semplice ragione che il concetto di politica degli attuali amministratori è dire sempre NO alle critiche, specialmente se sono giuste, delle opposizioni e dei non allineati, perché chi è al potere non sbaglia mai.

Già che ci siamo, ci piacerebbe sapere quanto il Comune ha incassato nel 2016 e nel 2015, e ci piacerebbe avere una risposta a una domanda già fatta da tempo, per conoscere punto per punto come sono stati spesi questi soldi .

Comitato per Campiglia
Alberto Primi

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3 pensieri su “Varco attivo o varco non attivo?

  1. a onor del vero rispetto all’anno passato qualcosa è stato fatto : permesso per proprietari di seconde case o aventi diritto (affittuari ecc…) come era stato richiesto a gran voce, parcheggio per residenti in via 25 luglio senza ingresso in paese dopo le 20…
    Rimane l’annoso problema delle scritte sulle telecamere che confondendo tante persone anche italiane e non solo straniere, non garantiscono neanche, soprattutto in piazza, la libertà di lasciare liberi i bambini nelle ore della presunta chiusura al traffico.Per quello che riguarda gli introiti dalle multe, il problema non è capire dove vanno a finire (basterebbe la rotonda nella zona artigianale per giustificarne un bel pò) ma la mancata comunicazione con i cittadini. Come al solito.

  2. La mancata informazione ai cittadini, perché non reputo esaustiva quella del giornalino del comune on line,tantomeno le pallosissime delibere, fa fallire anche buone iniziative come il permesso di sosta per i residenti in via 25 luglio, dopo le 20 . Infatti la strada è sempre vuota e le macchine che ci potrebbero sostare occupano spazi che servono a chi non ha il permesso.
    un cartello esplicativo all’inizio della via vicino alla telecamera sarebbe veramente utile !!
    Ma secondo me è sempre il solito problema : nessuno dal sindaco, agli assessori, ai consiglieri vive o frequenta il paese !!

  3. Premesso che di solito le varie telecamere, autovelox e marchingegni simili sono solitamente usati dai vari enti pubblici (comuni, provincie, regioni), solo ed esclusivamente per fare cassa, credo però che nel caso della dicitura usata dal comune ci possa essere una spiegazione, come dire, linguistico dialettale. Secondo me volevano indicare con la dicitura “varco cattivo” il momento in cui non si può passare e quindi scattano le multe e con “varco non cattivo” quando invece il passaggio è consentito liberamente. Quando sono andati a dettarlo al tecnico che doveva inserire la dicitura si è innescato il problema: si sa che in Toscana nel parlare ci mangiamo la C…

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