Via della Principessa: il dibattito

Chiudere la strada? Utopia deleteria
La lettera pubblicata su “Il Tirreno” del 10 agosto a firma della signora Martina Pietrelli, ove si propone di “chiudere la via della Principessa con una sbarra all’altezza della Torraccia e una all’altezza del Garden Club almeno ogni fine settimana dal 1 luglio al 31 agosto dalle 10 la mattina alle 19 di sera” é certamente utopistica e, in prospettiva, addirittura deleteria. Soprattutto se andasse in porto l’attuale progetto autostradale che costringerebbe coloro che non desiderassero percorrere la Tirrenica necessariamente a seguire un iter cittadino che passerebbe anche dalla Principessa. Chiudere quest’ultima, seppur temporaneamente, sarebbe un progetto assurdo. Ritengo che l’amministrazione del Comune di San Vincenzo abbia ben altri problemi su Rimigliano e la zona limitrofa, piuttosto che preoccuparsi di visioni oniriche; sia perché la Principessa è una strada di transito, sia perché gli abitanti della Val di Cornia cominciano a preoccuparsi del proprio futuro e a valutare attentamente le istituzioni e i loro rappresentanti.
Gabriele Campinoti

Pista ciclabile sì, ma dentro al bosco
La pista ciclabile sulla via della Principessa a Rimigliano non mi sembrò azzeccata sia per il cordolo pericoloso, sia per l’esagerato restringimento della carreggiata. Ho letto una proposta di chiudere la strada per ovviare a tale inconveniente e mi sembra una soluzione darstica e masochista, tipo quella messa in atto sul viale Unità d’Italia chiudendo le svolte a sinistra.
Ne faccio un’altra io di proposte, facendo forse indispettire i cosiddetti ambientalisti che temono il consumo del verde solo perchè non si muovono dal divano e non vedono che almeno l’80% del territorio è coperto da foreste, boschi e macchie. Io taglierei un paio di metri di bosco lungo la strada per farci la pista ciclabile, ripristinando così la vecchia carreggiata. Oppure farei la pista stessa all’interno del bosco ove esiste già un passaggio a servizio del parco. Come si dice: unire l’utile al dilettevole. Pensando però più all’utile.
Sergio Galligani (Piombino)

Il piano è chiaro, privatizzare la zona
Chiudere la Principessa a chi non orbita intorno alle attività presenti a Rimigliano: davvero una proposta “forte e ragionata”, come la definisce Pietrelli, che è il Garante della comunicazione del percorso urbanistico di Rimigliano. Suggeriamo che, in virtù di tale incarico, Pietrelli spieghi prima di tutto ai cittadini perché non possa esserci partecipazione sulle scelte di Rimigliano.
Forse la sua uscita ce lo spiega bene. Infatti, la proposta è “forte e ragionata” per la proprietà della tenuta e per il Park Albatros, che finalmente avranno l’uso esclusivo di Rimigliano senza i soliti residenti e turisti fra i piedi. La cittadinanza, quindi, esclusa da un pezzo del comune che non verrebbe affatto destinato a parco, come dice Pietrelli, ma a giardinetto esclusivo delle 10.000 persone che orbiteranno attorno all’Albatros e alle seconde case della tenuta.
Finalmente l’amministrazione ha gettato la maschera. Rimigliano verrà privatizzato, persino precluso, a quanto pare. E lo fa non per bocca del sindaco o dell’assessore competente, ma del Garante della partecipazione. A questo punto vogliamo sapere cosa ne pensino Biagi, Bandini e Cecchini: abbiano il coraggio di rivendicare il piano o di sconfessarlo.
Purtroppo, se lo sconfesseranno, non saranno credibili. Il regolamento urbanistico prefigura proprio la chiusura elitaria suggerita da Pietrelli. Non ci crederemo, perché Pietrelli è un membro del Pd che ha avuto il ruolo di gettare il sasso nello stagno per vedere quanto si sarebbero agitate le acque. Non ci crederemo perché troppe volte ci sono stati segnali in tal senso: prima le multe alle auto parcheggiate in banchina, poi l’annuncio che i parcheggi lato mare saranno a pagamento, infine l’eliminazione di molti parcheggi lungo via della Principessa e la trasformazione della strada in un pericolosissimo percorso ad ostacoli. Non ci crederemo perché siamo stati presi in giro abbastanza da un’amministrazione che ha già un piano per privatizzare l’arenile di Rimigliano.
Nicola Bertini (Forum San Vincenzo)

Il Tirreno 12.8.2011

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