Volumi ridotti a Rimigliano “Ma quel piano è un bluff” (La Repubblica)

Tettoie, antichi pollai, stalle abbandonate. Fino a un mese fa, a Rimigliano faceva tutto volume. Adesso il Comune di San Vincenzo ha cambiato rotta. O almeno: sembra.

Nella variante al regolamento urbanistico adottata un anno fa, la giunta di San Vincenzo aveva dato il via libera ad un piano di costruzione sulla tenuta di Rimigliano che prevedeva 180 ville da spalmare su 17.000 metri quadrati e un albergo da 6.000. Perfino fra i resti dei vecchi porcili si era immaginato una lussuosa villetta con giardino. Adesso le ambizioni dei costruttori subiscono una brusca frenata. L´amministrazione targata Pd fa marcia indietro. Sul parco a monte della Principessa, la litoranea che conduce fino a Piombino, le superfici delle case coloniche da recuperare si sono ridotte. In apparenza, Maurizio Berrighi – costruttore locale che insieme ai fiorentini Marchi Falck, gli Antinori e i Pecci di Prato ha acquistato la tenuta versando a Calisto Tanzi 30 milioni di euro – dovrà rivedere i suoi progetti.

Sui 560 ettari di pini e campi a perdita d’occhio, non sono più 17.000 i metri quadrati buoni per le ville, ma 13.191. La variante alla variante verrà presentata ai cittadini venerdì sera in un´assemblea pubblica. Il sindaco Michele Biagi illustrerà il nuovo piano con mappe e fotografie alla mano e poi porterà il “pacchetto Rimigliano” in consiglio comunale il 3 ottobre per l´approvazione definitiva.

Insomma, dopo le proteste dei comitati e le osservazioni della Regione, il Comune avrebbe rifatto i conti. «Sì, ma ancora una volta ha truccato le carte, la riduzione è un bluff», dice Nicola Bertini, esponente del Forum per San Vincenzo, lista civica di opposizione. «Le volumetrie sarebbero ancora meno di quelle previste adesso – dice Bertini – Con uno stratagemma contabile sono state gonfiate rispetto a quello che in realtà esiste. Ad esempio: il piano terra di una casa colonica di 222 mq con soffitti alti 5,5 metri potrà essere trasformato in una villa da 406 mq, quasi il doppio. Così per tutti i volumi».

Ma ci sarebbe di più. Secondo il nuovo piano, le superfici di alcune tettoie, pollai, stalle e vecchi castri continuano ad essere considerate utili ad un recupero residenziale. In sostanza, diventeranno abitazioni se incluse nel perimetro di pertinenza dei sette nuclei poderali originari. Quelli invece sparsi qua e là sulla tenuta potranno essere recuperati e trasformati in edifici mantenendo una destinazione agricola. Cioè altri 3.400 metri quadrati che portano il conto complessivo delle superfici a 16.600 mq, un pizzico meno dei vecchi 17.000. «E si sa, attraverso un piano pluriennale di miglioramento agricolo ambientale approvato da Provincia e Comune, anch´essi in tutto o in parte potranno successivamente essere trasformati in residenze», dice Alberto Primi, architetto del Comitato per Campiglia, da sempre in prima fila contro le scelte della giunta di San Vincenzo.

«La verità è che la variante verrà approvata senza che nessuno sappia con esattezza quale sia il patrimonio immobiliare esistente – dice Bertini – la Regione aveva chiesto una mappatura dettagliata, ma nessuno dei tecnici comunali è mai andato a misurare le mura metro alla mano». Dalle carte della nuova variante emerge un´altra novità: i poderi non dovranno più essere restaurati, ma potranno essere demoliti e ricostruiti.

L´assessore regionale al territorio Anna Marson fa sapere di aver ricevuto da poco i documenti richiesti all´amministrazione Biagi. Intanto, a Firenze, la società Progenia, specializzata nella vendita di grandi immobili, pubblicizza sul proprio sito la tenuta di Rimigliano. Lì l´offerta parla di residenze per 20.000 metri quadrati.

Mario Neri
La Repubblica 28.9.2011

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SORPRENDENTE!
Stamattina, in un batter d’occhio, è sparita la pagina dedicata al progetto “Tenuta di Rimigliano” sul sito internet della società Progenia!!!!

 

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2 pensieri su “Volumi ridotti a Rimigliano “Ma quel piano è un bluff” (La Repubblica)

  1. Non so più che dire, parlo di San Vincenzo e non solo. Come facciamo noi cittadini a mettere su sindaci di questo “spessore” ancora lo devo capire. C’era un sindaco (Angelo Vassallo) che è morto per difendere il suo territorio a spada tratta contro le speculazioni edilizie mentre in questi casi, al contrario, si difendono a spada tratta le speculazioni edilizie. Ma è nato a San Vincenzo questo sindaco? …. perchè ancora non riesco a capire come faccia ad infischiarsi cosi delle proprie radici. Ci sono molte persone (ed io mi metto indegnamente tra queste) che darebbero la vita per far godere anche i propri figli e nipoti delle bellezze di cui hanno goduto loro mentre qui al contrario si guarda solo al proprio egoismo personale facendosi “succubi” di gente facoltosa.

    Ciao Francesco

  2. sono vittime anche loro e a volte si nascondono perché non hanno neanche coraggio. Facile fare gli (im)prenditori con l’amicizia dei politici e viceversa.

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